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Antenucci visita il suo passato: in tribuna per Giulianova-Renato Curi Angolana

Mirko Antenucci non dimentica le proprie origini: l’attaccante e capitano della SPAL ha fatto visita al Giulianova (Eccellenza Abruzzo) per assistere alla sfida contro la Renato Curi Angolana. Presenza che, visto il 3-1 finale, ha portato anche fortuna agli abruzzesi.

Antenucci, da Giulianova a Bari

Antenucci trascorre la sua infanzia a Roccavivara, un piccolo paesino in Molise. Ma è a Giulianova che, dal 1990 al 2002, cresce calcisticamente. Quindi il passaggio in prima squadra e l’addio per approdare al Venezia. La sua carriera parla da sola: numeri da capogiro, soprattutto con le maglie di Bari e SPAL.

Restiamo a Bari, una piazza che Antenucci ricorda bene: “Ho girato tantissimo in carriera proprio per la sete di sfide che ho sempre avutoraccontava ai microfoni di gianlucadimarzio.com Volevo sentirmi sempre un giocatore importante. Qui è nata la mia terza figlia e sono legato come lo sono stato a Leeds, dove è nata la seconda”.

Ho trovato un ambiente meraviglioso e con questo aggettivo includo tutti. Mi hanno emozionato i messaggi di saluto dei tifosi: hanno apprezzato la persona, su Instagram e Whatsapp ho ricevuto grandi attestati di stima e non me l’aspettavo. Vuol dire che sono stato me stesso, leale e umile”.

L’addio ai biancorossi: “Bravi a tornare in B”

Una storia d’amore durata 125 partite, queste ultime condite da ben 58 centri: “Nell’estate del 2021, dopo che avevamo perso i playoff con Auteri ho chiamato il presidente. Non gli ho detto che volevo andare via ma gli ho detto che volevo fare parte del progetto e che se avesse voluto cambiare non avrei portato rancore”.

Per fortuna abbiamo deciso il meglio: è stato un momento importante. Anche al tempo dell’addio di Auteri e dell’arrivo di Carrera in panchina ho avuto un infortunio e c’è stata una confusione incredibile. Bari chiede tanto, ha un bacino di utenza incredibile, è normale che la C potesse stare stretta. Siamo stati bravi a tornare in B”.