27 Febbraio 2023

Brindisi, arriva l’addio del ds Minguzzi

Arriva l'addio dell'ex Grosseto

Minguzzi Barletta

Importante cambio in casa Brindisi che nella mattinata ha ufficializzato l’addio del direttore sportivo Minguzzi. Una scelta di cui si parlava da settimane vista l’assenza del dirigente da vari eventi ufficiali della società biancazzurra.

Brindisi, i motivi del divorzio con Minguzzi

Nel corso delle ultime settimane, Vincenzo Minguzzi pare sia stato assente per motivi personali. Già nel corso della conferenza stampa, convocata dal Brindisi per comunicare la revoca dell’esonero di Ciro Danuccci, l’ex Grosseto era assente, nonostante fosse il responsabile tecnico della squadra. Ora a distanza di tre settimane è arrivata l’ufficialità dell’addio.

Minguzzi Brindisi
Vincenzo Minguzzi

Brindisi, il comunicato ufficiale dell’addio

Ecco le parole del club biancazzurro. “SSD Brindisi e il diesse Vincenzo Minguzzi comunicano di aver consensualmente deciso di interrompere il rapporto di collaborazione in essere. Essendosi conclusa la fase propulsiva del lavoro comune, le parti hanno concordato una amichevole separazione che consolida gli ottimi rapporti e una incondizionata stima reciproca. Il club è certo che anche nel futuro potrà avvalersi della figura del direttore Minguzzi per preziosi consigli e importanti collaborazioni. La società desidera ringraziare il direttore Minguzzi per la professionalità ed abnegazione con la quale ha esercitato le sue funzioni contribuendo in maniera importante ai risultati che stanno portando la squadra biancazzurra a lottare per le prime posizioni in classifica”, chiude il comunicato.

brindisi conferenza stampa

Il campionato del Brindisi

Il club di Arigliano al momento si trova in piena lotta per i primi posti del girone H, al quinto posto a meno sei dalla capolista Cavese. Dopo la revoca dell’esonero di Danucci la squadra ha ottenuto sette punti su nove gare, un bottino che ha visto i biancazzurri avvicinarsi sempre di più alle prime posizioni occupate anche dal Barletta, Casarano e Nardò.