Reggina, Ballarino e Minniti: “Abbiamo commesso errori, ora riprendiamoci ciò che meritiamo”
Le parole del presidente della Reggina Minniti e di Ballarino in occasione dei tradizionali saluti di fine anno.
La Reggina si proietta verso il 2026 con un ritrovato spirito di unità e la ferma volontà di lasciarsi alle spalle una prima parte di stagione deludente.
In occasione del tradizionale saluto di fine anno, i vertici societari hanno tracciato un bilancio che va ben oltre il calcio giocato, ribadendo come il club rappresenti un pilastro fondamentale del tessuto sociale di Reggio Calabria.
L’ammissione degli errori commessi dalla dirigenza, la voglia di rivalsa e la capacità di porre le basi per una ripartenza solida cominciata già nelle ultime settimane. Il traguardo finale resta chiaro e dichiarato: il ritorno nel calcio professionistico.
Lo stesso presidente della Reggina, Minniti, è intervenuto per primo per spiegare il momento che sta vivendo il club: “La Reggina non è solo una squadra di calcio, ma una realtà che abbraccia il sociale e il territorio: è un simbolo di appartenenza che va tutelato. Per il 2026 mi auguro soddisfazioni sportive, ma soprattutto che venga raccontata la verità sul nostro impegno quotidiano insieme al dottor Ballarino. Il nostro obiettivo è rafforzare la società e generare solo azioni positive per Reggio Calabria.”
Reggina, Ballarino e Minniti: “Responsabilità e voglia di riscatto per tornare tra i professionisti”
A tracciare una linea sul complicato 2025 amaranto ci ha pensato Antonino Ballarino: “Dobbiamo essere onesti. Se le cose sono andate male in alcuni momenti, la colpa è stata prima di tutto nostra, della dirigenza. Abbiamo commesso degli errori, ma siamo stati capaci di raddrizzare l’asticella. Anche nei momenti più bui non ho mai perso la voglia di riscatto per riprendere un percorso che avevamo smarrito. Oggi sentiamo di nuovo il calore del popolo amaranto e sappiamo che, quando corriamo insieme ai nostri tifosi, diventa difficile per chiunque affrontarci su ogni campo.”
E ancora: “Il 2026 deve essere l’anno della rinascita e del ritorno nel professionismo. Faremo di tutto perché questo avvenga, agendo con razionalità e senza colpi di testa. Credo fortemente nella forza della gente del Sud: se restiamo uniti, tra istituzioni, società e tifoseria, possiamo raggiungere qualsiasi traguardo. Alle critiche rispondiamo con il lavoro, puntando dritti all’obiettivo che questa città merita.”

