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Il 2025 del Taranto: dall’esclusione in C alla rinascita in Eccellenza

Taranto (Credit: SS Taranto Calcio)

Taranto (Credit: SS Taranto Calcio)

Dall’esclusione in Serie C al sogno di ritornare grandi: il 2025 del Taranto tra programmazione, ambizione e voglia di riemergere.

Nonostante alcune difficoltà riscontrate nel corso della prima parte di stagione, il Taranto chiude il 2025 con 40 punti nel girone unico di Eccellenza pugliese. Il campionato è ancora lungo e può riservare diverse sorprese, ma per adesso di fronte ci sono state Bisceglie e Brindisi che hanno avuto un rendimento più costante. Lo score attuale vede il Taranto con 11 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte, con 40 gol realizzati e 21 subiti.

Tuttavia, però, il Taranto ha una squadra sicuramente costruita per vincere. Dagli otto gol di Pablo Aguilera fino ai sette di Francesco Losavio. La ciliegina sulla torta è arrivata con Nicola Loiodice, qualità e fantasia a disposizione della squadra. Emblematica la sua prestazione della rimonta per 3-2 contro il Taurisano. Partito inizialmente dalla panchina, Loiodice cambia completamente volto alla squadra nel giro di sette minuti, realizza il suo primo gol in maglia Taranto e due minuti dopo servendo un assist per Losavio per il gol del pareggio. Ma a proposito di acquisti, quali sono stati i rinforzi di mercato? Tanti i volti nuovi presenti in squadra: da Sante Russo a Fabio Delvino, senza dimenticare Enrico Zampa e Gaetano Dammacco. Una campagna acquisti importante per provare a centrare la promozione in Serie D.

Dopo l’esclusione dalla Serie C, il club è ripartito dai fratelli Ladisa che hanno iniziato il loro percorso con grandi virtù, ambizioni e risorse importanti. Il progetto parte dall’Eccellenza, ma è a lungo raggio e prevede anche il ritorno tra i professionisti. Il nuovo Taranto, come dichiarato dai fratelli Ladisa subito dopo aver preso in mano la squadra, si pone come obiettivo quello di unire calcio e comunità.

I Ladisa sono molto famosi nel mondo della ristorazione e il piano dei due imprenditori sarebbe quello di un rilancio economico totale del Taranto, puntando sul nuovo stadio. La famiglia dei due imprenditori opera nel settore della ristorazione collettiva (scolastica, socio-sanitaria, militare, istituzionale, aziendale) e nella ristorazione commerciale (bar e punti ristoro).

Taranto, dall’esonero di Danucci alla scelta Panarelli

La stagione del Taranto è iniziata con Ciro Danucci in panchina, allenatore giovane ma con un curriculum già importante viste le esperienze con Nardò, Fidelis Andria, Fasano e Brindisi. Dopo il deludente 3-3 casalingo con il Novoli che ha allungato il divario con il primo posto, il Taranto ha deciso di esonerarlo.

Un tarantino per il Taranto perché il sostituto di Ciro Danucci è Luigi Panarelli che torna così sulla panchina rossoblù dopo il biennio 2018-2020 quando sfiorò la promozione conquistando una finale playoff di Serie D. Nonostante il pareggio contro la Nuova Spinazzola, il futuro di Panarelli non è in discussione anche grazie alla presa di posizione da parte del DS Danilo Pagni. Il nuovo anno vedrà la squadra impegnata in trasferta sul campo del Polimnia, un’occasione importante per riscattarsi dal pareggio e dalla sconfitta per 2-1 sul campo del Bisceglie.

Loiodice Taranto
Credits: SS Taranto Calcio

Taranto, il nuovo anno potrebbe regalare Antonio Guastamacchia

Il 2025 del Taranto è ormai alle spalle, ma per iniziare l’anno nel migliore dei modi la società potrebbe regalare a Luigi Panarelli un nuovo rinforzo in difesa. I pugliesi starebbero insistendo per riuscire a riportare in maglia rossoblu Antonio Guastamacchia. Il difensore classe 1995 è attualmente in forza al Casarano in Serie C.

In particolare, la società dei fratelli Ladisa starebbe provando a convincere Guastamacchia a scendere di categoria per vestire la maglia rossoblu. Per il Taranto si tratterebbe sicuramente di un acquisto di livello in ottica promozione in Serie D. Guastamacchia, però, è stato sondato nelle ultime ore anche da Picerno Giugliano, società di Serie C. Il Taranto dovrà dunque riuscire a convincere il difensore a scendere di due categorie per riabbracciare il giocatore a distanza di tre anni.