La Serie D come la Serie A: 9 squadre in 7 punti | C’è più traffico dell’ora di punta
Credits: pagina Facebook U.S. Città di Fasano
C’è un punto della stagione in cui i campionati iniziano a raccontare la loro verità. È quel momento in cui le fughe prendono forma, gli inseguimenti si accendono e le rivelazioni iniziano a strappare applausi.
Ma c’è anche chi, a sorpresa, ribalta la logica: invece di allungarsi, la classifica si schiaccia, si comprime, diventa una marmellata in cui ogni domenica può riscrivere tutto.
Ed è proprio in questo scenario che sembra di assistere non a un torneo dilettantistico, ma alla Serie A dei tempi migliori, quando bastava una sconfitta per passare dal sogno europeo ai rischi della zona rossa.
Tra chi sogna la vetta e chi non vuole perdere il treno playoff, la sensazione è la stessa: ovunque ti giri, c’è competizione. Nessuno scappa, nessuno cede, nessuno si sente davvero al sicuro. Le squadre entrano in campo sapendo che un pareggio può cambiare la prospettiva, che una vittoria può trasformarsi in ossigeno puro e che una sconfitta rischia di far precipitare giù per tre o quattro posizioni. Il destino è appeso a un filo, e la classifica è talmente corta che sembra un imbuto.
A rendere il tutto ancora più incandescente ci si mette il calciomercato, che sta iniziando a muoversi con la frenesia tipica delle grandi piazze. C’è chi investe per consolidare la propria corsa, chi prova a raddrizzare una stagione nata storta e chi, magari, tenta il colpo che può cambiare il campionato. I rinforzi arrivano, le società si espongono, gli attaccanti di categoria diventano oggetto del desiderio. Perché quando il margine è così sottile, anche un singolo giocatore può diventare la chiave di tutta la stagione.
Un campionato pazzo
Nel frattempo, i tifosi vivono ogni domenica come se fosse uno spareggio. Le tribune si infiammano, i commenti raddoppiano e le prospettive cambiano alla velocità della luce. È il bello di un campionato in cui nessuno ha la certezza di nulla e in cui ogni giornata rischia di ribaltare completamente lo scenario. Un campionato che assomiglia più a un’autostrada nell’ora di punta che a un torneo dilettantistico: tutti attaccati, tutti dentro, nessuno disposto a mollare un centimetro.
E allora, qual è questo campionato così pazzo, compresso, imprevedibile? Dove si trovano davvero nove squadre racchiuse in appena sette punti, dove la vetta e la metà classifica si sfiorano come in nessun’altra categoria?

Un tiratissimo Girone H
La risposta è semplice: la Serie D, girone H, dove Fasano (27 punti), Paganese (27), Afragolese (26), Nola (25), Fidelis Andria (23), Heraclea (23), Martina (22), Barletta (21) e Nardò (20) stanno vivendo un equilibrio che non ha nulla da invidiare ai massimi campionati.
Un autentico traffico da ora di punta, con una sola certezza: qui, fino all’ultimo, può succedere davvero di tutto.
