Taranto, Panarelli: “Abbiamo l’obbligo di vincere il campionato”
Le prime dichiarazioni da nuovo allenatore del Taranto di Luigi Panarelli in vista della sfida di Coppa Eccellenza
Dopo l’esonero di Ciro Danucci, il Taranto ha individuato, ormai con ufficialità, il sostituto adatto per la propria panchina. Si tratta di Luigi Panarelli, di ritorno al club rossoblu a distanza di cinque anni dall’ultima volta.
A Panarelli il compito di provare a riportare in alto il Taranto, con l’obiettivo di riuscire a centrare la promozione in Serie D già da questa stagione. I rossoblu si trovano al momento al terzo posto del Girone Unico d’Eccellenza pugliese a cinque lunghezze dalla vetta.
L’esordio per Panarelli avverrà già nella giornata di domani nella sfida che vedrà il Taranto affrontare il Novoli per le semifinali di Coppa Eccellenza. In vista della gara, il nuovo allenatore rossoblu si è espresso ai microfoni in conferenza stampa. Di seguito le sue prime parole: “Le sensazioni sono sempre positive, sono una persona positiva. Ogni ritorno lascia una sensazione nuova e sono contento. Quando chiama il Taranto ci sono quelle vibrazioni, sensazioni ed emozioni lì. Non si sceglie solo con la testa ma si sceglie anche col cuore e in questo caso sono stato lusingato dalla chiamata di una proprietà forte, solida e che dal vivo regala tutto un altro effetto perché si vede la grandezza della società.”
“Accetto perché ci sono tante motivazioni: cercare di mettersi a disposizione dell’intero gruppo e dell’intera società e centrare l’unico obiettivo. Se devo andare a vedere le altre due esperienze spero che vadano di pari passo con questa per risultati ottenuti, euforia ed entusiasmo. Io sono convinto ci saranno e per questo ho accettato.”
Taranto, Panarelli: “Bisogna creare una mentalità vincente”
Panarelli ha poi proseguito: “La gara è stata preparata in un giorno e mezzo, ne siamo consapevoli ma so che potremo dire la nostra. È una competizione importante che può permettere il salto di categoria. È una gara importante, non decisiva perché è c’è il regolamento che ci permette di giocarcela in tre step, con tre squadre. Siamo consapevoli che la città e la proprietà ci stanno vicino. Dobbiamo essere competitivi in tutte le competizioni, questo vogliamo tutti, soprattutto la città.”
“Dobbiamo creare una mentalità vincente. A Taranto sei obbligato a vincere in Serie D, figuriamoci in una categoria che ci appartiene ancora meno. Noi siamo il Taranto e dobbiamo essere pronti perché per gli altri incontrarci è una partita storica e di cartello considerando il blasone di questa squadra.”
L’allenatore rossoblu ha poi proseguito: “Ho detto alla squadra che bisogna avere personalità, essere spavaldi senza superare il limite di presunzione però dobbiamo avere dominio se non tecnico-tattico di personalità. Dobbiamo dimostrare di voler vincere per l’interpretazione. La parola pressione non deve far consumare energie che servono per correre e aggredire gli avversari. Giocare in questa piazza non sempre può capitare quindi i ragazzi devono essere consapevoli della maglia che indossano.”

Taranto, Panarelli: “Abbiamo l’obbligo di vincere il campionato”
Panarelli ha poi concluso: “Sta a me trasmettere la giusta mentalità: siamo condannati a vincere e fare risultato ma non perché indossassimo questa maglia ma perché abbiamo l’obbligo di vincere il campionato e si deve essere positivi. Togliamo la pressione e ogni pensiero relativo alla negatività, abbiamo un’opportunità che se ciò avviene può far nascere opportunità meravigliose. Voglio avere il dominio del gioco con e senza palla. Con l’organizzazione si ottengono i risultati. Sappiamo di trovare un avversario ostico ma i ragazzi vogliono riscattarsi. “
“Il nostro è un progetto importante, ho avuto proposte da squadre importanti dal girone H ma per me il progetto vale più di qualsiasi cosa. Voglio partecipare al salto di categoria. Il gioco verrà ma dobbiamo fare punti visto che ne abbiamo 5 e affrontare questo match importante di Coppa. Dobbiamo reagire su tutti i fronti. Io ad aprile faccio cinquant’anni e voglio festeggiare con questi ragazzi quello che sarebbe il regalo migliore che mi potessero fare”.
