Taranto, Panarelli: “Non deve vincere solo una squadra, ma un’intera città”
Il messaggio social del nuovo allenatore del Taranto
Il Taranto ha voltato pagina con rapidità dopo l’esonero di Ciro Danucci, scegliendo di affidare la panchina a una figura già nota e molto legata all’ambiente: Luigi Panarelli. La famiglia Ladisa, proprietaria del club, ha individuato in lui la prima scelta fin dal primo momento, e la trattativa si è chiusa nel giro di poche ore, segno della forte volontà di ripartire con decisione e continuità tecnica.
Per Panarelli si tratta di un ritorno importante: l’allenatore aveva già guidato la formazione ionica nelle stagioni 2018-19 e 2019-20 in Serie D, vivendo un percorso competitivo che si concluse con un terzo posto e con l’interruzione improvvisa del campionato a causa della pandemia.
Negli ultimi anni, l’allenatore ha continuato a muoversi nel panorama dilettantistico. Dopo una breve parentesi al Manfredonia, Panarelli ha chiuso la scorsa stagione all’Igea Virtus. Nel suo percorso figura anche una vittoria nei playoff di Eccellenza alla guida della Team Altamura nella stagione 2016/17, un successo che ha contribuito a consolidare la sua reputazione.
Il Taranto riparte dunque con una figura che conosce la città, la tifoseria e le pressioni di un ambiente che sogna il salto di qualità. E proprio con questo spirito il nuovo allenatore ha scelto di presentarsi ai tifosi con un messaggio social diretto, identitario e carico di responsabilità. Di seguito, le sue parole.

Taranto, il messaggio social di Panarelli
Di seguito, il messaggio social di Luigi Panarelli diramato sulla sua pagina ufficiale: “Un Lavoro Collettivo.
Non deve vincere solo una squadra, ma un’intera città che merita di essere rappresentata con Orgoglio Lavoro, Sacrificio, Perseveranza, Coraggio, Identità’.
Continua poi: “Ogni tifoso si deve riconoscere nel nostro modo d’interpretare ogni gara. Daremo tutto per rappresentare al meglio questa Società, questa Città . È un orgoglio, un dovere. Tutti Uniti verso l’Unico Obiettivo“.
