Occhiuto, il difensore goleador dell’Enna si racconta: “Non mi pongo limiti”
Credit: Enna calcio- Chiara Di Giulio
L’intervista di seried24.com al difensore gialloverde Daniele Occhiuto
Difensore moderno, personalità da veterano e numeri da attaccante aggiunto: Daniele Occhiuto è una delle rivelazioni dell’Enna, uno dei giovani che più stanno lasciando il segno in questo avvio di campionato nel girone I.
Cresciuto nel settore giovanile del Cosenza e passato anche dal Locri, il giovane classe 2005 si sta imponendo grazie a prestazioni solide e ben quattro gol messi a segno, tre in campionato e uno in Coppa Italia, che testimoniano la sua crescita e la sua incidenza.
Un percorso che nasce da lontano e che, come lui stesso sottolinea, affonda le radici in casa: “Mio padre è stato una figura fondamentale, mi ha sostenuto nei momenti belli e in quelli difficili. A prescindere dai gol, resta la mia persona di riferimento“.
La scelta di approdare all’Enna non è stata casuale: nasce da un’esigenza chiara di giocare con continuità e trovare un ambiente che credesse davvero nei giovani. Il rendimento in campo racconta di un calciatore in costante ascesa: incisivo, sicuro di sé, determinato a non porsi limiti. Daniele Occhiuto ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni, raccontandosi con sincerità e ripercorrendo il suo percorso, le scelte fatte e l’entusiasmo per questa sua avventura all’Enna.
Occhiuto: “Enna grande società. Se fossi andato da qualche altra parte non avrei fatto così bene”
All’inizio dell’intervista rilasciata ai nostri microfoni, Daniele Occhiuto ha raccontato con grande lucidità le motivazioni che lo hanno portato a intraprendere la sua avventura all’Enna e il percorso che sta costruendo in questa stagione. Con la maturità di un giocatore che sa cosa vuole e dove può arrivare, il giovane difensore ha ripercorso le scelte fatte in estate: “Ho scelto Enna perché è una delle società che più di tutte punta sui giovani. Avevo bisogno di giocare. Quando ne ho parlato la prima prima volta insieme alla famiglia e siamo poi venuti qui abbiamo capito che questa piazza poteva darmi la giusta visibilità e non ci ho pensato due volte ad accettare. Sono convinto che se fossi stato da una altra parte non avrei fatto così bene.
Enna è una società che non ci fa mancare nulla, attenta ai nostri bisogni e con una struttura ottima. Devo essere sincero, credo che nel girone I a parte per la Reggina non ci siano strutture così. Sono stato a Cosenza per sei anni e non ho visto nulla del genere. Sono felicissimo di stare qui e di star facendo bene“.
Sulla sua fama di difensore goleador poi ci dice: “Già quattro gol quest’anno per me che sono un difensore? Sicuramente voglio continuare a giocare così. Mi viene spontaneo dire che l’obiettivo è farne uno ogni partita. Che poi i gol sono sei in teoria. Ho anche due gol annullati e devo dire la verità: a un certo punto mi importava più il fatto che mi avevano annullato le reti piuttosto che l’aver segnato. Ho questa mentalità”. Delusione Cosenza: “Nel mio percorso ci sono stati tanti momenti difficili, tra i quali il periodo a Cosenza in Serie B in cui non sono riuscito a esordire. Mio padre in quei momenti è stato un grande faro per me, mi ha sempre spronato, il mio punto di riferimento per tutto il mio percorso è lui“.

Occhiuto: “Molto più uniti rispetto all’inizio. Girone I? Ecco chi mi ha impressionato”
Dopo un avvio di stagione tra alti e bassi, Occhiuto ha tracciato un bilancio personale e di squadra, raccontando come il gruppo si sia consolidato e come lui stesso stia crescendo nel ruolo: “Io uno dei migliori under? Non mi piace vantarmi, credo di essere stato abbastanza decisivo in questa prima parte di stagione e sono contento di aver dato il mio contributo. Ma ho avuto anche il supporto di una grande squadra attorno a me, siamo tutti coesi verso un unico obiettivo. Obiettivo principale che per il momento rimane la salvezza“.
Continua poi: “Come mi spiego l’inizio che abbiamo avuto? Poca consapevolezza di quello che andavamo a fare. Ci siamo consolidati a livello di gruppo nel corso del tempo, adesso siamo molto più uniti. Sta di fatto però che secondo me dovevamo avere qualche punto in più, magari penso alle gare con Igea e Ragusa. Ma il calcio è questo. Girone I? Mi ha impressionato tantissimo il Savoia, davvero una grande squadra“.
Modelli di riferimento
Sui modelli di riferimento: “Ammiro tantissimo Cristiano Ronaldo, soprattutto perché anche a me piace la cura del corpo e lo prendo come fonte di ispirazione. Per il mio ruolo invece vi dico Sergio Ramos“. Conclude poi: “Non mi era mai capitato di avere un allenatore come Passiatore e una dirigenza composta da persone come il Presidente Stompo, Giovanni Albanese e tutto lo staff che mi hanno dato così tanta fiducia. Giocare con la mente libera incide tantissimo. Adesso ho la tranquillità che volevo. Io scendo in campo e non ho pensieri. Penso si sia anche visto, io sono uno che non si pone limiti“.
