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Il Sant’Agata riparte da zero: maglie bianche e numeri scritti a mano

Credits: 3MTV

Dopo la scomparsa del Città di Sant’Agata, il nuovo club è ripartito dalla Terza Categoria con una scelta simbolica e particolare

Il Città di Sant’Agata, lo scorso anno, ha pareggiato ai supplementari il playout di Serie D contro l’Acireale, ma, in virtù del miglior piazzamento dei granata durante la regular season, i biancazzurri sono retrocessi e la società è fallita, per poi dar vita a una nuova realtà: l’ASD Sant’Agata Calcio, che domenica ha esordito in Terza Categoria con le maglie bianche e i numeri scritti con il pennarello.

A guidare il nuovo progetto c’è un volto conosciuto nel panorama calcistico siciliano: Nicola Versaci, ex giocatore, con un passato importante sulla panchina dell’Orlandina in Serie D e in vari settori giovanili. La sua esperienza fa di lui anche l’allenatore di questa nuova squadra.

Domenica il Sant’Agata ha fatto il suo esordio nella Terza Categoria siciliana, nel girone della delegazione di Barcellona Pozzo di Gotto. La prima partita è andata tutt’altro che bene: per la squadra di Versaci è arrivata la sconfitta con il risultato di 4-0 contro l’Azzurra Barcellona.

Il dettaglio che, però, ha sorpreso tutti è stato il modo in cui i ragazzi del Sant’Agata sono scesi in campo: maglia bianca, senza stemma e loghi e con i numeri scritti con il pennarello, una scelta che è andata a sottolineare il lato più puro di questo sport.

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Il Sant’Agata riparte da zero: le previsioni e gli obiettivi

Il Sant’Agata, nato da poco, ha anche iniziato in ritardo gli allenamenti rispetto alle altre squadre del campionato, dunque non è da sorprendersi se la prima partita è andata cosi male, con una sconfitta rotonda.

Per la squadra di Versaci questo campionato sarà di assestamento per poi prepararsi al prossimo in cui i biancazzurri tenteranno il primo dei tanti salti di categoria che si aspettano i tifosi, vogliosi di tornare a sostenere i propri ragazzi in campionati di livello più alto.