Sanremese, il DS Quintieri sulle dimissioni: “Non avevo più la serenità giusta per lavorare”
                Le parole del direttore sportivo Simone Quintieri dopo il comunicato della Sanremese che ha annunciato la separazione
La storia tra la Sanremese e Simone Quintieri si chiude ufficialmente con le dimissioni del direttore sportivo. È stato lo stesso dirigente, arrivato in estate per affiancare la società nel nuovo progetto tecnico, a rassegnare le proprie dimissioni, ponendo fine a un rapporto durato pochi mesi.
La decisione, nell’aria già da qualche giorno, è stata formalizzata all’indomani della vittoria per 2-0 contro la Novaromentin, a conferma che dietro l’addio non ci sono motivi legati ai risultati ma divergenze interne ormai insanabili.
Le dimissioni di Quintieri arrivano in un momento di riorganizzazione per la Sanremese, che aveva già cambiato guida tecnica il 13 ottobre scorso, esonerando Davide Moro e affidando la panchina a Fabio Fossati. Il club ligure, attualmente in zona playout con 10 punti in classifica (2 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte), cerca stabilità e continuità in un girone A di Serie D molto competitivo.
Dopo l’annuncio ufficiale della separazione, Quintieri ha spiegato ai nostri microfoni le ragioni della sua scelta. Di seguito, riportiamo le dichiarazioni del ds.

Quintieri sull’addio alla Sanremese: “Non sono stati rispettati gli impegni presi ad Agosto”
Dopo l’annuncio ufficiale della separazione, Simone Quintieri ha voluto chiarire personalmente i motivi che lo hanno spinto a lasciare la Sanremese. L’ex direttore sportivo ha spiegato di aver scelto lui stesso di rassegnare le dimissioni il 28 di ottobre, precisando che non si è trattato di un esonero. “È stata una mia scelta dare le dimissioni, non mi hanno mandato via. Non avevo più la serenità giusta per lavorare. Ci sono state divergenze sia economiche che sportive, ma anche per tutto il resto. Ho potuto notare che c’è un modo di vedere le cose diverso dal mio: non eravamo sulla stessa linea. Mi sono sempre affiancato a tanti professionisti, so fare calcio e so come si lavora. Purtroppo non sono stati rispettati gli impegni presi ad agosto. Le squadre funzionano solo quando ognuno fa il proprio ruolo e c’è chiarezza nei rapporti”.
Conclude poi: “Non voglio aggiungere altro. Faccio comunque un grande in bocca al lupo ai ragazzi per il prosieguo della stagione, se lo meritano tutti. Se lo meritano i tifosi e questi colori. Sono orgoglioso di aver portato a Sanremo tanti giocatori che sono sicuro continueranno a dare tutto per questa maglia”.
