Brindisi, Saraniti risponde a Righi: “Non si può fomentare una piazza contro un giocatore in questo modo”
Credit: Proflo Instagram Andrea Saraniti- MINO ELMO
La risposta del capitano del Brindisi Andrea Saraniti alle dichiarazioni del ds Righi
Dopo l’acceso episodio che lo ha visto protagonista durante la partita odierna del Brindisi, Andrea Saraniti ha voluto chiarire la propria posizione con un post pubblicato sul suo profilo Instagram. L’attaccante ha iniziato scusandosi per il gesto di aver gettato la maglia, sottolineando come questo non fosse in alcun modo un segno di mancanza di rispetto nei confronti della squadra o della tifoseria. Il gesto, ha spiegato, nasceva dalla frustrazione di voler restare in campo e dare una mano ai compagni nel momento di svantaggio.
La presa di posizione di Saraniti arriva dopo le parole del direttore sportivo Emanuele Righi, che aveva dichiarato: “Il nostro capitano si è reso protagonista di un gesto che non accetto sotto nessuna forma. Non accetto nessuna scusa. Deve comportarsi da professionista. Se vuole andare via da Brindisi? Non se ne parla. Questa maglia è sacra. Saraniti vedrà il mio lato incazzato, ve lo assicuro. Avrà un confronto molto chiaro con me.”
L’ex Casarano ha espresso il proprio disappunto per queste dichiarazioni, definendole ingenerose e inadeguate, e ha voluto rimarcare con forza che non ha mai avuto intenzione di lasciare il Brindisi. Ha sottolineato come il rapporto con la città, i tifosi e la squadra sia sempre stato basato sul rispetto reciproco e sull’affetto, e come il gesto sia stato dettato solo dalla passione agonistica e dal desiderio di aiutare i compagni.
Infine, il capitano del club pugliese ha ribadito il proprio rispetto verso tifosi, città e compagni, dichiarando di sentirsi amareggiato e deluso dalla cattiveria ricevuta. Di seguito, riportiamo le sue dichiarazioni.

Saraniti: “Dichiarazioni fuori luogo, non ho mai voluto lasciare Brindisi”
Di seguito, le dichiarazioni del capitano del Brindisi Andrea Saraniti diramate sui propri canali social: “In merito all’episodio odierno che purtroppo mi vede protagonista vorrei precisare alcuni aspetti. In primis scusarmi per il gesto che ho fatto. Aver gettato la maglia non voleva essere una mancanza di rispetto per la stessa!!! È stato dettato solo dal fatto che volevo rimanere in campo e dare una mano a i miei compagni di squadra visto lo svantaggio!!! Le dichiarazioni del direttore Righi mi hanno amareggiato moltissimo, mi vedo costretto a rispondere con questo post rimarcando con forza alle sue illazioni. Da parte mia non c’è mai stata l’intenzione di lasciare il Brindisi e non si può fomentare una piazza contro un giocatore in questo modo. A Brindisi mi hanno sempre rispettato per l’uomo in primis e poi per il calciatore ed un rapporto con la gente e i tifosi di stima e affetto reciproco“.
Continua poi: “Tra l’altro sono anche io genitore e la paternale in conferenza stampa è veramente fuori luogo!!! Il mio gesto seppur sopra le righe, ma di pura rabbia agonistica dovrebbe essere visto nella maniera giusta, come un forte attaccamento al raggiungimento di un risultato sportivo, di attaccamento e senso di appartenenza!!! Non volevo sicuramente mancare di rispetto alla tifoseria, alla città di Brindisi nè ai miei compagni di cui mi onoro di esserne il CAPITANO!!! Ovunque conoscono Andrea Saraniti “uomo”, non mi è mai successo di ascoltare tanta cattiveria nei miei confronti. Sono amareggiato e deluso, non aggiungo altro perché alcuni valori non possono essere calpestati!!!”
