Fasano, Ghilardi: “Condanniamo i fatti di domenica. Non dobbiamo avere paura di nessuno”

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La lettera di Ghilardi ai propri tifosi, presidente del Fasano primo in classifica nel girone H
Il Fasano è una delle note più liete di questo inizio di Serie D. Una società molto ambiziosa sia a livello di investimenti fuori che dentro dal campo che al momento sta mantenendo le pressioni grazie alla classe dei vari Corvino, Loiodice e Lazgir.
Fasano, la lettera di Ghilardi
Il presidente Ghilardi ha voluto pubblicare una lettera sui social anche per via dei fatti successi durante la sfida con la Fidelis Andria sugli spalti e anche dopo la decisione del giudice sportivo:
“Cari Fasanesi, anzi, Fratelli Fasanesi, perché quando si condivide un percorso si utilizza
l’appellativo “FRATELLI”, legato a condivisione e fratellanza, che sono concetti molto importanti,
anche se nel mondo del calcio, un ambiente difficile e, perdonatemi il termine, “sporco”, questo
termine viene utilizzato in maniera impropria, senza conoscerne il vero significato.
Quando sono giunto in questa grande famiglia, in questa stupenda città, sono stato accolto con
tanta indifferenza e diffidenza, ma con il passare del tempo avete capito di che “pasta” sono
fatto…avete imparato a capirmi, a comprendermi ed a sostenermi in tutto quello che ho fatto e sto
facendo, sia nei momenti difficili (per fortuna ancora pochi), sia nei momenti (come questi), di
estrema euforia.
Quindi sapete adesso quanto tengo a questa città, ma soprattutto a questa squadra…la sento mia, la sento nostra, perché ripeto la parola “condivisione” nello sport è molto importante, quindi è
NOSTRA. Questa squadra ha bisogno di affetto, ha bisogno di sentirsi il calore sulla pelle, il calore
su quelle magliette, il calore su quei colori. Ciò che tutti noi tifosi continuiamo a chiedere in
termini di impegno, questa squadra lo sta dando, e proprio perché lo sta dimostrando, questa
nuova società è ulteriormente presente, valorizzando tutti gli investimenti fatti fino ad oggi e quellifuturi, importanti, che ci saranno.

Ghilardi: “Condanniamo quello che è successo domenica”
Continua Ghilardi: “Io e noi ci stiamo mettendo la faccia, pertanto CONDANNIAMO fermamente quello che è successo domenica al “Vito Curlo” dopo la partita tra Fasano e Fidelis Andria, e vi CHIEDIAMO di non
aver PAURA. Perché quello che questi “pseudo-tifosi”, che ben poco hanno a che fare con il tifo,
hanno provato a fare è quello di creare paura, ma voi non abbiate paura di venire allo stadio dopo
quello che è successo, non avviate paura di far venire i vostri figli allo stadio, non abbiate paura di
sostenere il FASANO, in casa e fuori. Non abbiate paura perché questa società vi proteggerà,
combatterà per voi, per tutelarvi in tutto e per tutto, perché, come ho già detto, noi ci mettiamo la
faccia per sostenere e proteggere i nostri colori.
È questo il motivo del perché vi sto scrivendo questa lettera aperta di mio pugno, per incoraggiarvi nuovamente e non farvi impaurire o sconfortare dalle altre tifoserie…quello è il loro obiettivo,
perché ci temono, temono l’ondata biancazzurra…un’ondata forte, di passione, di persone perbene,
di persone che sacrificano il proprio lavoro, la propria famiglia, i propri sentimenti, amici, mogli e
figli per seguire quei colori che tanto amiamo, quei colori che ci fanno stare bene la domenica
quando vinciamo e ci fanno piangere quando perdiamo”.
Infine, Ghilardi chiude con un appello prima della sfida di Coppa: “Quindi vi chiedo, domani contro il Savoia, di provare a riempire quegli spalti, e non solo contro il
Savoia ma in tutto il campionato, perché tutti dovranno aver paura della nostra ondata
biancazzurra che inonderà i loro stadi, che inonderà i loro cuori, che sovrasterà i loro colori,
perché noi siamo UOMINI e non abbiamo bisogno della violenza per imporci, ma semplicemente
della MENTALITÀ, perché NOI SIAMO FASANESI, NOI SIAMO IL FASANO…ve lo dice una
persona che non è nata a Fasano, ma che oggi si sente più fasanese di tanti altri.
Un abbraccio fratelli miei, e continuiamo a cavalcare l’entusiasmo, perché il Fasano…?