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Beccaceci: “Ostiamare è un progetto di territorio e di sostenibilità. Il nuovo stadio? Il primo mattone è vicino”

Beccaceci Ostiamare (PHOTO CREDITS: Andrea Sorci - @24b.creator)

Le parole del CEO dell’Ostiamare Lido Calcio Luca Beccaceci ai nostri microfoni

Un club vincente non vive soltanto sul campo. Dietro ogni risultato, dietro ogni vittoria, esiste un mondo sommerso fatto di decisioni amministrative, visione strategica e capacità di creare legami. È questo l’universo in cui si muove il CEO dell’Ostiamare, Luca Beccaceci, figura centrale del progetto biancoviola e uomo di fiducia del proprietario del club, Daniele De Rossi.

“La parte sportiva è chiaramente quella predominante – spiega Beccacecicon giocatori e staff tecnico in prima linea per ottenere vittorie e successi storici. Prendere decisioni amministrative non è facile: dalla ricerca dello sponsor perfetto all’ideazione di nuove iniziative per allargare il bacino d’utenza, ogni passo implica responsabilità e lungimiranza. Il lavoro però è favorito, se rispettato.

ll dirigente ha sottolineato l’importanza del legame con Ostia e con la sua comunità:
“Stiamo lavorando con partner nazionali, ma soprattutto del territorio. Dal nostro insediamento abbiamo cercato l’aggregazione con la città. Daniele De Rossi è nato e cresciuto qui; io personalmente non sono di Ostia, ma grazie al presidente mi sto innamorando di questa bellissima città di mare.”

Poi svela l’obiettivo ambizioso: “Il mio obiettivo personale, come area amministrativa, sarebbe quello di ottenere un Title Sponsor per il nuovo stadio. L’impiantistica è una nostra eccellenza: abbiamo depositato tutti i progetti e possiamo dire di intravedere il primo mattone del nuovo stadio.

L’aneddoto: De Rossi, un pieno di benzina e un paese intero in festa

Beccaceci ha poi raccontato un episodio che descrive al meglio il rapporto umano che permea la società: “Vi racconto un aneddoto sul patron. Daniele ci segue sempre, siamo sempre insieme. In ogni trasferta partiamo insieme, con la sua macchina. Al ritorno dalla gara di Ancona eravamo senza benzina. Siamo arrivati pelo pelo in un benzinaio di un piccolo paesino, che era anche trattoria. Ci siamo fermati a mangiare: la proprietaria, in un paese di poche anime, ha chiamato tutti e in poco tempo il locale si è riempito. È stato molto carino”

Tra i segreti dell’Ostiamare quindi, c’è una componente rara nel calcio moderno: l’amicizia.
“Lavoro con Daniele da oltre vent’anni, è come lavorare con un migliore amico. Conosciamo pregi e difetti l’uno dell’altro. Il segreto di questa società è anche questo: l’amicizia alla base del progetto, insieme alla chiara divisione dei ruoli.”

Ostiamare (PHOTO CREDITS: Andrea Sorci – @24b.creator)

Ostiamare, la forza è la divisione dei ruoli

ll CEO ha commentato con entusiasmo l’inizio del campionato: L’avvio è chiaramente dei migliori. Ci aspettavamo di partire bene, ma così è davvero bellissimo. C’è molta emozione.”

E aggiunge un punto cardine dell’organizzazione societaria: “Nell’Ostiamare ognuno ha ruoli predefiniti. Io assumo le decisioni amministrative, e me ne assumo la responsabilità. La parte sportiva è dell’allenatore e del direttore, con la supervisione di Daniele. Il proprietario chiede tanto rispetto dei ruoli, e questo ti permette di lavorare bene, in sintonia. Abbiamo grandi professionisti in ogni settore, credo che la divisione del lavoro sia fondamentale.”

Amicizia, lavoro, professionalità, sostenibilità: i quattro dogmi dell’Ostiamare, credi che stanno premiando il club laziale.

A cura di Giuseppe Vignola e Alessandro Palmigiani.