Tensione nel post partita tra Fasano e Fidelis Andria: la situazione

A seguito di quanto è accaduto ieri tra Fasano e Fidelis Andria, le due squadre si sono espresse in un comunicato
Nella giornata di ieri ci si aspettava un clima infuocato allo stadio comunale “Vito Curlo” di Fasano, ma la situazione è decisamente sfuggita di mano: dopo la rissa scoppiata in campo negli ultimi minuti di gara, la tensione si è spostata sugli spalti.
Il tutto è nato a causa della rete annullata a Trombino dal guardalinee, che sarebbe valsa il 2-2 per gli ospiti: a farne le spese è stato Facundo Marquez, il quale si è visto sventolare in faccia un cartellino rosso per proteste.
Una volta terminate le ostilità in campo, nelle zone adiacenti agli spalti sono avvenuti, secondo quanto riportato da Telesveva e Contropiede, lancio di oggetti e di bombe carta.
Riguardo l’accaduto, la società ospite ha deciso di intervenire con un comunicato in cui condanna fortemente quanto successo, sottolineando che la Fidelis Andria si dissocia da ogni atto violento avvenuto al “Curlo“.

Scontri a Fasano, il comunicato della Fidelis Andria
Di seguito il comunicato della Fidelis Andria su quanto accaduto ieri al “Curlo“: “A seguito di quanto accaduto oggi al termine della gara tra Fasano e Fidelis Andria, il presidente Luca Vallarella e i soci si dissociano e condannano fermamente ogni atto di violenza dentro e fuori dal campo. Si tratta di fatti che danneggiano l’immagine della Fidelis Andria e non rispecchiano in alcun modo i valori morali, etici e comportamentali che la Società intende trasmettere.
Per quanto riguarda gli scontri, la ricostruzione reale dei fatti sarà eseguita dalle autorità competenti nelle opportune sedi nei confronti dei responsabili a tutela dei nostri tesserati e di tutti i tifosi che sono stati accusati ingiustamente di tale episodio deplorevole.
E’ importante sottolineare che ciò che è successo non ha nulla a che fare con lo sport, il calcio e il tifo autentico che contraddistingue la piazza andriese. La Società si impegna a collaborare pienamente e a garantire, come sempre, che fatti di questo genere non accadano mai più. Il calcio deve essere solo una festa nel rispetto di tutti“.
Fasano, ecco la presa di posizione del club
Arriva anche la presa di posizione da parte del Fasano: “La S.s.d. a.r.l. Unione Sportiva Città di Fasano condanna fermamente gli atti vandalici subiti, e si ripete, subiti, da alcuni sostenitori della Fidelis Andria, nel pomeriggio di ieri, domenica 19 ottobre. Nello specifico si fa riferimento agli episodi accaduti nel post gara, quando, al posto di defluire verso i propri mezzi, gli stessi sostenitori ospiti hanno perpetrato un fitto lancio di sassi (reperiti all’esterno dello “Vito Curlo”) per poi proseguire con petardi e bombe carta che, lanciati all’interno dello stadio, hanno creato gravi pericoli a donne e bambini un primis.
Siamo stanchi di continuare ad assistere a queste scene vergognose, che non appartengono al calcio e allo sport. Adesso è arrivato il momento di non tollerarle più. Forniremo tutti i video in nostro possesso per agevolare il lavoro alle forze dell’ordine, per documentare e per assicurare alla Giustizia persone che utilizzano lo sport come viatico per le loro azioni criminali. L’US Città di Fasano ringrazia, infine, i propri tifosi per non essere caduti nelle continue provocazioni e di aver avuto un comportamento impeccabile“.
Il Sindaco Zaccaria: “Dobbiamo prendere decisioni forti”
Arrivano le parole anche da parte del Sindaco Zaccaria su quanto accaduto ieri: “Ancora una volta mi chiedo come sia potuto accadere che teppisti, che nulla hanno a che vedere con lo sport, abbiano seminato violenza nella nostra città. Fasano rifiuta con fermezza questi fatti inaccettabili e chiede protezione e giustizia. Mi trovo di nuovo a dover condannare quanto accaduto nel nostro stadio: vogliamo che continui a ospitare come sempre bambini, adolescenti e famiglie per la festa domenicale dello sport, e non sia uno sfogatoio per delinquenti.
La tragedia di Rieti, dove un autista di pullman padre di famiglia è morto colpito da una pietra dopo un incontro di basket, poteva ripetersi anche a Fasano: rendiamoci conto della gravità di quello che può succedere. Le Forze dell’ordine inviate ogni settimana negli stadi dovrebbero poter essere destinate a servizi più importanti per la sicurezza di tutti i cittadini. È arrivato il momento di prendere decisioni forti per garantire una gestione serena di tutte le manifestazioni sportive. Esprimo vicinanza e completa solidarietà a quanti hanno vissuto momenti di paura e all’Unione Sportiva Città di Fasano, che tanto si prodiga per far fare al calcio cittadino quel salto di qualità organizzativo e sportivo che merita”.