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Non smetto, vado in Eccellenza: l’attaccante “scende” dalla serie A | E’ la sua ultima tappa

Pallone Serie A (Imago)

Pallone Serie A (Imago)

Nuova avventura per l’infinito attaccante ex Serie A, potrebbe essere l’ultima tappa della sua straordinaria carriera

Non smette, anzi rilancia. Dopo una carriera trascorsa tra i campi della Serie A e le luci del grande calcio, l’attaccante ha deciso di rimettersi in gioco ripartendo dall’Eccellenza. Una scelta di cuore, più che di convenienza, che testimonia la voglia di continuare a vivere il pallone da protagonista, anche lontano dai riflettori. Un ritorno alle origini, dove conta ancora la passione, il sacrificio e il contatto diretto con la gente.

Il giocatore, che in carriera ha vestito maglie importanti e lasciato il segno con gol e leadership, ha preferito non appendere ancora gli scarpini al chiodo. La decisione di “scendere” nasce dal desiderio di restare vicino al campo e trasmettere la propria esperienza ai più giovani. Un gesto che racconta tanto della sua mentalità, fatta di dedizione, umiltà e amore autentico per il calcio.

In Eccellenza troverà un ambiente diverso, ma non meno stimolante: campi difficili, partite vere e un pubblico che vive ogni domenica come una battaglia. La presenza di un giocatore di questo calibro rappresenta un lusso per la categoria e un’occasione di crescita per compagni e avversari, che avranno l’opportunità di confrontarsi con un professionista abituato ai grandi palcoscenici.

Quella che in molti definiscono la sua ultima tappa ha il sapore di un nuovo inizio. Perché il calcio, a ogni livello, continua a offrire emozioni uniche a chi sa viverlo con passione. E lui, dopo una carriera ricca di soddisfazioni, ha scelto di scrivere l’ultimo capitolo là dove tutto è cominciato: sul campo, con il pallone tra i piedi e la voglia di segnare ancora.

Dalle luci della ribalta della A alla passione dei campionati dilettantistici

Dalle luci della ribalta alla semplicità dei campi di provincia, la discesa di categoria non è mai banale: è una scelta che mette a nudo la passione prima ancora del risultato. Scendere dall’agonismo professionistico significa accettare condizioni più spartane, logistica complicata, pubblico raccolto e tifosi più vicini, ma anche più esigenti. Significa che ogni allenamento conta, ogni partita è una prova d’umiltà e carattere, e il rigore quotidiano non dipende da quanto si guadagna, ma da quanto si vuole ancora emozionarsi con un pallone.

Per molti, però, si tratta di una rinascita. Lontano da televisioni, contratti milionari e pressioni d’alta quota, si ritrova il calcio delle comunità, quello che nasce nei bar, tra amici, dove il mercoledì si giocava per amore della maglia. È là che un giocatore può ancora riscoprire perché ha iniziato: la gioia di un gol al novantesimo, il sudore sulla pelle, il fischio finale che urla “ce l’abbiamo fatta”. E spesso, è proprio quel tipo di calcio a restituire un senso più puro alla carriera, ricordando che, in fondo, la motivazione vera non passa dai palcoscenici, ma da ciò che resta nel cuore.

Dalla Serie A all’Eccellenza: Nicola Citro approda al Bisceglie

Dalla Serie A all’Eccellenza: Nicola Citro riparte dal Bisceglie. L’attaccante classe 1989, dopo una carriera vissuta tra i professionisti e tante esperienze importanti, ha deciso di rimettersi in gioco nei dilettanti. A 36 anni, l’ex punta di Frosinone, Trapani e Venezia sceglie un progetto ambizioso, portando con sé esperienza, carisma e quella voglia di continuare a divertirsi che da sempre lo contraddistingue.

Un colpo di grande valore per il calcio pugliese, che potrà contare su un giocatore dal talento indiscusso e dal curriculum di alto livello. Per Citro si tratta di una nuova sfida, diversa ma non meno stimolante: tornare a respirare il calcio “vero”, quello fatto di passione, sacrificio e legami autentici con la piazza. Un innesto che promette di accendere l’entusiasmo dei tifosi e dare un contributo decisivo alla stagione del Bisceglie.