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Fidelis Andria, Vallarella: “Adesso sì che nessuno avanza più un euro”

Fidelis Andria Vallarella

Le dichiarazioni del presidente della Fidelis Andria Luca Vallarella ai microfoni di Antenna Sud

La gestione di un club calcistico comporta sfide complesse, soprattutto quando la società eredita una situazione economica critica. È il caso della Fidelis Andria, che sotto la guida di Luca Vallarella ha dovuto affrontare un percorso di risanamento e riorganizzazione a tutto campo.

Al momento del suo ingresso ad aprile 2025, la situazione finanziaria si presentava particolarmente complicata: debiti consistenti, fornitori e calciatori in attesa di pagamenti e una gestione generale che richiedeva interventi immediati per evitare ulteriori problemi. La priorità era riportare ordine e stabilità all’interno del club.

A sostenere il presidente è stato un gruppo di soci locali, pronti a collaborare e a immettere risorse per coprire la gran parte dei debiti pregressi. Questa collaborazione ha permesso di garantire la regolarità dei pagamenti a calciatori e fornitori, oltre a creare le condizioni per affrontare con più tranquillità il campionato nel girone H di Serie D.

Dopo mesi di interventi mirati e di gestione attenta, la società può guardare avanti con maggiore sicurezza. Con questa base solida, Vallarella ha illustrato ai microfoni di Antenna Sud i dettagli della gestione. Inoltre, ha spiegato le strategie adottate per risanare il club e tutelare i rapporti con chi lavora quotidianamente con la squadra.

Fidelis Andria Vallarella

Fidelis Andria, Vallarella: “Di Benedetto e Roselli hanno lasciato quasi 3 milioni di debiti, questa è follia”

Luca Vallarella ha raccontato ai microfoni di Antenna Sud ciò che lo ha spinto ad assumersi la responsabilità di una gestione complessa, dopo aver trovato una situazione finanziaria drammatica lasciata dalla vecchia proprietà: “Devo dire che alla base di tutto ci deve essere una forte passione perché, se non hai passione per il calcio non puoi fare nulla. Se non avessi avuto quella passione non mi sarei mai catapultato in questa impresa che è un’impresa titanica. Consideriamo che la vecchia proprietà, tra Di Benedetto e Roselli mi ha lasciato un disastro finanziario con più di 3 milioni di debiti. Di Benedetto è stato capace di peggiorare tutto in soli due anni. Praticamente non pagando nessuno. Ho trovato un disastro finanziario, non c’era nessuno che era stato pagato. Dovunque mi giravo e mi voltavo trovavo una situazione debitoria disastrosa“.

Prosegue poi: “Ho avuto la fortuna di avere accanto a me dei soci importanti che mi hanno sostenuto. Ovviamente io mi sono accollato la maggioranza della società e quindi la maggioranza del debito. Però accanto a me “i soci famosi del 49” come li chiamo simpaticamente, sono stati pronti come me a immettere liquidità e pagare tutta la debitoria pregressa. Abbiamo lasciato in sospeso solo quella con l’erario, per il quale stiamo facendo una manovra particolare che si chiama di sovraindebitamento. Però tutti i fornitori, i giocatori, tutti quelli che hanno avuto a che fare con noi oggi, come diceva il vecchio proprietario, non avanzano più un euro. Lui non solo non pagava i giocatori, ma li chiamava pure a fare interviste e dire, ‘qualcuno di voi avanza un euro?’ Ecco dove arriva la follia. Dopo la follia siamo entrati noi che siamo persone serie del territorio andriese. Io e tutti i miei soci di minoranza abbiamo sistemato tutta la posizione debitoria. Calciatori e fornitori. Abbiamo sistemato tutto. Oggi lo diciamo in maniera ironica, nessuno avanza un euro“.