Pistoiese, ai domiciliari l’ex patron De Simone: ricoverato in gravi condizioni dopo un ictus

L’ex presidente della Pistoiese, Maurizio De Simone, condannato ai domiciliari: era già in carcere ed è ora in gravi condizioni di salute
Maurizio De Simone, ex presidente della Pistoiese, in seguito all’indagine per bancarotta fraudolenta dei mesi precedenti, riguardante la gestione del club toscano, è stato condannato agli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico.
Condannati, oltre all’ex patron, anche l’avvocato Alessandro Gammieri e il commercialista Antonio Gammieri. Il primo dovrà presentarsi quotidianamente alla Polizia Giudiziaria, mentre il secondo non potrà esercitare la sua professione per un anno.
Queste dunque le misure di custodia cautelare notificate ai tre grandi protagonisti della scellerata gestione della Pistoiese degli anni precedenti che ha portato al fallimento del club. Tutti indagati per bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzo di fatture false, compensazione di crediti fiscali inesistenti e appropriazione indebita.
Già nel luglio scorso ebbe luogo un maxi sequestro preventivo, di circa un milione e settecentomila euro, nei confronti di questa dirigenza. Ora, invece, ecco le ordinanze di custodia cautelari personali. La più stringente è quella per l’ex patron De Simone. Quarantacinquenne già in carcere ad Avellino dal marzo scorso, nell’ambito dell’indagine per un giro di fittizi crediti d’imposta per oltre trenta milioni di euro per lavori edilizi. Ora, peraltro, De Simone risulta attualmente ricoverato all’ospedale di Avellino in gravi condizioni di salute in seguito a un Ictus.