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Sancataldese, respinte le dimissioni del presidente La Cagnina: il motivo

Crediti foto: Vincenzo Bonelli, profilo Facebook Sancataldese

Dopo la sconfitta della Sancataldese contro il Messina, alcuni tifosi hanno aggredito verbalmente il portiere del club siciliano

Nella seconda giornata del campionato di Serie D, la Sancataldese ha perso in casa contro il Messina per 1-3, registrando il secondo insuccesso consecutivo stagionale. Purtroppo, però, non è stata una sconfitta come le altre.

Come si legge nel comunicato, alcuni tifosi verdeamaranto si sono resi protagonisti di comportamenti incresciosi nei confronti del portiere Michele La Cagnina, figlio di Ivano, presidente della squadra siciliana.

Un episodio che macchia l’immagine della società e che non ha nulla a che vedere con i valori sani e autentici dello sport. Un atteggiamento violento, caratterizzato da una gravità talmente alta da aver costretto il padre a rassegnare le dimissioni dal proprio incarico.

Quest’ultime non sono state accettate dalla squadra verdeamaranto, come viene spiegato alla fine della nota ufficiale del club: L’intero CDA respinge al momento le dimissioni del Presidente La Cagnina“.

Sancataldese, respinte le dimissioni di La Cagnina: il comunicato

Di seguito il comunicato della società: “A nome del CDA e di tutta la Dirigenza della Sancataldese Calcio, esprimiamo la nostra massima solidarietà nei confronti di Michele, del presidente Ivano e di tutta la famiglia La Cagnina per quanto accaduto, esprimendo la più sincera vicinanza. Atteggiamenti incresciosi, quelli visti ieri allo stadio al triplice fischio e poi proseguiti sui canali social, che non hanno nulla a che fare con il nostro modo sano e sincero di fare calcio. Ieri San Cataldo ha perso due volte! La sconfitta sul campo ci può stare: consapevoli che quando si fa sport si può vincere e si può perdere, accettando il verdetto”.

“Ma la sconfitta più grave, difficile da digerire, è stata quella che ci è stata inflitta da persone che non hanno nulla a che fare con lo sport e con l’attaccamento ai colori verdeamaranto. Il tifoso “in giacca e cravatta”, che quasi sogna l’errore o la disfatta del singolo e del gruppo per poter godere e farsi notare con le proprie incivili esternazioni. Sgradevoli ed altamente offensive sia allo stadio che dietro una tastiera. Eravamo convinti che dopo più di vent’anni di guida da parte di questa Dirigenza, anche il nostro pubblico avesse raggiunto quel senso di maturità necessario per continuare a fare sport in modo serio e programmato, così come lo è stato per noi“.

Sancataldese
Crediti foto: Sancataldese Calcio Official

Sancataldese, respinte le dimissioni di La Cagnina: il comunicato

E continua: “Invece si rimane increduli nell’assistere a questi atteggiamenti e azioni che attaccano, colpiscono e feriscono non solo il giovane atleta Michele La Cagnina, sempre professionale dentro e fuori dal campo, grande esempio di “sancataldesità” in tutto, ma anche il Presidente e tutta la Dirigenza che mette anima, cuore e grandi sacrifici economici per far vivere a San Cataldo e al centro Sicilia emozioni calcistiche che sono, per il nostro territorio, un vero e proprio lusso. Ci dispiace per quella parte della tifoseria sana, per i ragazzi del Commando che incitano i nostri sempre, dentro e fuori casa, ci dispiace per i tantissimi ragazzi e ragazzini che si stanno innamorando sempre più, giorno dopo giorno, di questi colori. Ma dobbiamo tutti prendere atto di quanto è successo, stavolta con una gravità senza precedenti, e prenderci una pausa di riflessione per capire bene cosa fare”.

Si conclude: “Completeremo la stagione come è corretto che sia, nel rispetto dei tesserati, dei veri tifosi e di chi ama lo sport e la Sancataldese. Nel frattempo valuteremo con attenzione se proseguire o meno questo lungo percorso, avviato tanti anni fa e che oggi rischia seriamente di fermarsi a causa di comportamenti irrispettosi e incivili, che si ripetono da troppo tempo. Questi pseudo tifosi non meritano nemmeno di essere definiti tali e dovrebbero essere isolati da tutti e da tutto. Ci assumiamo l’impegno di arrivare a fine stagione, completarla ed onorarla, cercando di centrare il nostro obiettivo che si chiama salvezza, da dedicare a Michele, a Ivano e a tutta la famiglia La Cagnina. L’intero CDA respinge al momento le dimissioni del Presidente La Cagnina, riservandosi di valutare in seguito le prossime azioni da intraprendere”.