Giallorossi in serie C: “colpa” della Coppa Italia | Il verdetto scuote il calcio italiano

Adesso è ufficiale: lo storico club giocherà in Serie C nella prossima stagione
Negli ultimi anni il campionato di Serie C ha vissuto stagioni segnate da profonde difficoltà economiche che hanno compromesso la regolarità della competizione. Diverse società, infatti, sono state costrette a ritirarsi a stagione in corso o escluse in estate, minando l’equilibrio e l’affidabilità dell’intero sistema. L’ultimo caso è quello della stagione 2023/24, in cui alcune squadre non sono riuscite nemmeno a concludere il campionato per via di gravi problematiche finanziarie.
Spiccano le esclusioni di Turris e Taranto, ufficializzate durante lo scorso campionato per il mancato rispetto degli obblighi economici, tra cui il pagamento degli stipendi ai propri tesserati. Due defezioni gravi che hanno creato squilibri nei gironi, falsato la corsa salvezza e sollevato dubbi sulla gestione e sul controllo preventivo da parte delle istituzioni sportive.
Anche la stagione 2025/26 rischia di partire all’insegna dell’incertezza. Nelle ultime settimane, il Consiglio Federale ha ratificato l’esclusione di tre club storici come Brescia, Spal e Lucchese. Le prime due, in particolare, hanno visto rigettare le domande d’iscrizione per gravi irregolarità nei documenti presentati, mentre la Lucchese ha alzato bandiera bianca per difficoltà economiche.
A preoccupare non è solo il numero di società escluse, ma la sensazione che la Serie C sia diventata sempre più fragile sul piano finanziario. La speranza è che, con queste esclusioni già avvenute prima dell’inizio del campionato, si possa garantire un torneo regolare, con club solidi e in grado di portare a termine l’intera stagione senza intoppi o fallimenti improvvisi.
Ternana e Rimini: presenza in bilico, occhi puntati sulle prossime settimane
Nonostante siano state regolarmente ammesse al campionato 2025/26, preoccupano le situazioni di Ternana e Rimini, che starebbero attraversando una fase molto delicata a livello economico. Per entrambe le società si parla di bilanci in sofferenza e mancanza di certezze sul fronte gestionale, fattori che mettono a rischio la loro continuità nel corso della stagione.
Il rischio, dunque, è che si ripeta quanto visto negli ultimi anni, con società che partono e poi cedono il passo in corsa, generando caos nel calendario e alterando i verdetti sportivi. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere se Ternana e Rimini riusciranno a mettere in sicurezza le proprie posizioni o se la Serie C sarà costretta a fare i conti, ancora una volta, con nuove gravi defezioni.

Il Ravenna torna in Serie C, decisiva la vittoria in Coppa Italia Serie D
Il Ravenna ritrova la Serie C grazie a un cammino straordinario nella Coppa Italia di Serie D. Il successo nella competizione, ottenuto lo scorso 12 marzo nella finale contro il Guidonia ai calci di rigore, ha permesso ai giallorossi di ottenere il punteggio necessario per piazzarsi al primo posto nella graduatoria dei ripescaggi. Il trofeo ha infatti garantito 0,50 punti supplementari nella classifica LND, consentendo al Ravenna di superare la Reggina (2,57 contro 2,40) e di farsi trovare pronto quando il Brescia ha presentato una domanda d’iscrizione incompleta, venendo quindi escluso dalla prossima Serie C.
Il percorso del Ravenna nella Coppa Italia non è stato semplice: la squadra ha vinto tre partite ai rigori, a partire dal primo turno contro il Forlì. Successivamente, ha superato il Fossombrone, il Lentigione e il Castelfidardo, prima di eliminare ai quarti il Cjarlins Muzane ancora dagli undici metri. In semifinale, il doppio confronto vinto contro la Lavagnese ha spianato la strada per la finale, poi trionfalmente conquistata. Una cavalcata che, oltre al trofeo, ha regalato al club romagnolo una promozione insperata ma meritata.