Chisola, Freda: “Giovani al centro del progetto. Vogliamo migliorare il campionato scorso”

Crediti foto: profilo Facebook Chisola
Alessandro Freda, giovane direttore sportivo classe 1997, ha raccontato ai nostri microfoni la realtà Chisola e il suo percorso professionale
In Piemonte, nel comune di Vinovo, non si trova soltanto il noto centro di allenamento della Juventus. A pochi passi ha sede infatti anche una squadra di Serie D, il Chisola. La società biancazzurra ha conquistato la prima storica promozione in quarta serie nel 2022 e da tre anni a questa parte si contraddistingue per una continua crescita, grazie soprattutto al grande lavoro svolto con i giovani.
Nelle ultime annate il club piemontese ha ottenuto diversi riconoscimenti, diventando un vero e proprio punto di riferimento in tutta la regione. La società è affiliata da tempo alla Juventus e negli ultimi 20 il Chisola ha vinto ben 13 titoli regionali, diventando così la società più titolata in tutta la regione. Se si pensa al fatto che il club è piuttosto giovane, nato soltanto nel 1998, tutto ciò acquisisce ancora più valore.
Per approfondire la conoscenza della realtà Chisola, la nostra redazione ha contatto il giovane direttore sportivo del club, Alessandro Freda, appena ventottenne ma da diversi anni operativo nel mondo biancazzurro. “La nostra realtà nasce come società di settore giovanile. Negli anni siamo andati incontro a una continua crescita, diversi ragazzi oggi sono professionisti, come ad esempio Germinario e Perotti, i quali furono protagonisti della promozione in Serie D del 2022.”
Il direttore ha commentato l’ultima stagione, conclusa con un ottavo posto finale. “Il bilancio del campionato passato è positivo. Dopo una salvezza sudata e un secondo posto inaspettato, la scorsa annata si è rivelata più tranquilla. Ci siamo classificati al terzo posto nazionale per quanto riguarda l’utilizzo dei giovani, abbiamo fatto esordire ben nove 2007 e un 2008. Lavoriamo per valorizzare i ragazzi del nostro settore giovanile, siamo soddisfatti.”
Chisola, Freda: “Nostro DNA legato al lavoro sui giovani. Siamo una realtà in crescita”
Il focus massimo del club torinese è volto dunque al lavoro coi giovani, al valorizzare i ragazzi del settore giovanile. Ad oggi il percorso più emblematico è quello di Alessandro Bianco, centrocampista reduce da una stagione in Serie A con il Monza. “Io credo molto nel DNA delle società, noi nasciamo come realtà di settore giovanile; oggi abbiamo un totale di 700 iscritti. Formare e portare giovani in prima squadra è la nostra vittoria più grande.”
“Una nostra fortuna, oltre all’affiliazione con la Juventus, è data dal fatto che in Piemonte ci sono meno realtà professionistiche. Questo fa si che diversi calciatori bravi magari vengano da noi più facilmente. Lavoriamo sui giovani anche per una questione di costi, non abbiamo il budget di altre squadre. La maggior parte delle risorse sono appunto per il settore giovanile, tanti ragazzi sono del territorio, ma molti arrivano oggi anche da fuori, da altre province del Piemonte.”

Chisola, Freda: “In questo mercato abbiamo cambiato tanto. Presi giocatori che seguivamo da tempo”
Lo sguardo del giovane direttore volge poi al futuro, alla prossima stagione. “Il nostro obiettivo è quello di provare a migliorare il campionato scorso e dare seguito al nostro lavoro di valorizzazione coi giovani. Abbiamo cambiato tanto, ringiovanendo la rosa, oggi l’età media è di circa 21,5 anni. Abbiamo preso calciatori del territorio, delle province piemontesi, tutti acquisti mirati, voluti anche dal mister, che hanno sposato con entusiasmo il nostro progetto.”
“Io e mister Ascoli siamo qua ormai da diversi anni, siamo consapevoli dei profili che siamo andati ad acquistare. Abbiamo preso dieci giocatori tra i 20 e i 25 anni, calciatori in parte giovani, ma che da tempo giocano coi grandi. Accanto a loro ci saranno alcuni profili esperti, che da anni sono con noi, e diversi ragazzi del 2006 e 2007 che devono spingere per arrivare ad essere titolari.”
Chisola è un contesto dove le pressioni sono minori, l’ideale per un giovane per provare ad emergere. “Noi ai ragazzi proviamo a dare tutti gli strumenti per emergere, allo stesso tempo però vogliamo anche responsabilizzarli e non dargli albi. Il nostro è un ambiente sereno e pulito, nel quale le pressioni sono poche. Oggi ragazzi del 2002 o 2003 devono essere considerati quasi esperti, calciatori responsabili che devono essere da guida per i veri giovani.”
Freda: “Fortunato a trovare una realtà come il Chisola, grato per questa opportunità”
Alessandro Freda ci ha poi raccontato il suo percorso professionale e come è maturato il suo arrivo in quel di Vinovo. “Mi ritengo molto fortunato ad aver avuto l’occasione di lavorare per una società così importante a soli 24 anni, devo ringraziare il presidente Atzori e i vicepresidenti Caruzzo e Lepore. Ho iniziato da ragazzino ad allenare i bambini in una società di Torino, ma ho capito che non faceva per me. Mi piace reclutare giocatori e osservare la loro crescita. Nel 2022 il presidente mi ha contattato, offrendomi la possibilità di diventare responsabile del settore giovanile del Chisola.”
Una passione infinita per il calcio, un percorso in continuo crescendo, con addirittura la possibilità di lavorare per la Juventus. “Col settore giovanile abbiamo lavorato bene, vincendo diversi titoli regionali. Inoltre, tre anni fa, sempre grazie al Chisola, ho avuto la possibilità di entrare a far parte dell’area scouting della Juve, nel ruolo di osservatore per i giovani del contesto piemontese.”
Infine, nel marzo scorso ecco la promozione nel ruolo di direttore sportivo della prima squadra biancazzurra. “Mi sto divertendo molto e sto crescendo tanto. In questi mesi l’asticella si è alzata: si parla con i calciatori, si scelgono profili e bisogno tirare fuori tante idee. Sono pochi i fortunati che a 28 anni hanno una chance del genere. Io sono un malato di calcio, fin da piccolino, questo per me è il sogno nel cassetto: riuscire a fare questo lavoro per tutta la vita, aldilà della categoria.”