NON CI AVETE ANCORA PAGATO | Calcio italiano nel caos: i giocatori “accusano il presidente”

Squadra contro società. I calciatori escono allo scoperto e accusano il presidente di non rispettare gli obblighi contrattuali.
Si accende una nuova polemica nel panorama calcistico italiano, con un’intera squadra che ha deciso di uscire allo scoperto, puntando il dito contro la propria società per il mancato pagamento degli stipendi. La situazione, da tempo oggetto di malumori interni, è ora venuta alla luce in maniera netta, attraverso una presa di posizione collettiva da parte del gruppo squadra.
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, i calciatori lamentano il mancato rispetto degli impegni economici da parte della dirigenza, in un contesto diventato progressivamente insostenibile. Dopo settimane di silenzi e attese, la decisione di rendere pubblica la vicenda segna, inevitabilmente, un punto di rottura tra le parti.
Un clima di costante incertezza, in cui i rapporti tra squadra e società, sembrano ormai incrinati. L’assenza di comunicazioni chiare e risolutive ha contribuito ad alimentare la frustrazione dei tesserati, che ora chiedono trasparenza e rispetto per i propri diritti contrattuali.
Non è la prima volta che episodi del genere si verificano nel calcio, dilettantistico e non solo. Situazioni di questo tipo, al di là delle dinamiche sportive, mettono in dubbio la vera e propria serietà di alcuni club.
“Non veniamo pagati”, ma il club smentisce tutto
Dopo le recenti dichiarazioni della squadra, la quale ha lamentato il mancato pagamento degli stipendi, è arrivata la presa di posizione da parte della società. Con una comunicazione essenziale, il club ha voluto smentire quanto emerso, definendo la situazione diversa da come è stata raccontata.
Il presidente in particolare, ha parlato di criticità gestibili, assicurando che non ci sarebbero inadempienze e che gli accordi con i tesserati restano una priorità. Nessuna volontà di alimentare polemiche, ma l’intenzione di riportare equilibrio in un momento delicato.
Nel frattempo, l’ambiente resta teso. I prossimi giorni, potrebbero rivelarsi cruciali, ai fini di questa vicenda.

Matera, i calciatori denunciano: “Avanziamo mensilità” e arriva la replica del presidente
Clima tutt’altro che sereno in casa Matera, dove a poco meno di un mese dalla scadenza per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D si è aperta una crepa tra il gruppo squadra e la dirigenza.
Nella giornata del 17 giugno, i giocatori hanno fatto sapere attraverso una comunicazione, riportata da Antenna Sud, di essere ancora in attesa di diverse mensilità. Una presa di posizione pubblica che ha subito acceso l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori, anche per la tempistica scelta: mancano infatti soltanto 24 giorni alla data utile per formalizzare l’iscrizione alla stagione 2025/2026.
Non si è fatta attendere la reazione da parte della proprietà, che ha respinto con fermezza le accuse. Il presidente del club, Stefano Tosoni, ha sostenuto che tutti i tesserati risultano regolarmente saldati, entro i termini previsti dalle normative federali.
Come riportato dalle rispettive pagine social della squadra, il presidente Stefano Tosoni sembra fermo sulla sua posizione, rispondendo in questo modo al gruppo squadra: “TUTTI I TESSERATI PAGATI entro i termini autorizzati dalla Lega. STO PAGANDO TUTTE LE VERTENZE DELLA GESTIONE PRECEDENTE. Tutti i fornitori in regola entro luglio.”