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Dalle difficoltà iniziali alla vittoria dei playoff: la stagione del Città di Teramo al microscopio

Città di Teramo

Si è ufficialmente conclusa domenica la stagione del Città di Teramo. Da neopromossa, la società abruzzese è riuscita a concludere al terzo posto del Girone F durante la regular season, vincendo poi anche i playoff grazie alla vittoria sul Chieti e al pareggio contro la Forsempronese.

Annata, dunque, sicuramente ottima. Tra poco – dopo alcune settimane di meritato riposo – i biancorossi si metteranno a lavoro per l’immediato futuro. Per il momento sono tanti i dubbi, molti calciatori presumibilmente saluteranno, ma l’unica certezza è che il neo DS Micciola cercherà di costruire una squadra all’altezza delle grandi aspettative della piazza.

Come ogni finale di stagione, è ora tempo di bilanci. Ribadendo come la stagione del Teramo non possa che dirsi soddisfacente, Fabian Pavone e compagni sono stati piuttosto altalenanti durante il campionato. Dopo un inizio di stagione complicato, la squadra allenata da Pomante ha saputo rialzarsi grazie a un gioco spumeggiante e ad alcuni acquisti di livello.

Ripercorriamo, quindi, il cammino della compagine abruzzese attraverso i momenti chiave di questa stagione.

L’avvio complicato, la grande ripresa e il peggior periodo della stagione: un girone d’andata da montagne russe

Dopo l’uscita dalla Coppa Italia contro il Termoli, il campionato del Teramo inizia a Fossombrone, dove i biancorossi incassano una clamorosa sconfitta per 4-1. Non va tanto meglio nelle successive due partite: 1-1 contro Roma City e Castelfidardo, dopo tre giornate la squadra di Pomante ha solo due punti in classifica ed è bloccata al 14esimo posto. Un impatto con la categoria estremamente complicato ma per certi versi prevedibile, considerando la giovanissima età della maggior parte degli elementi presenti in rosa, quasi tutti al primo anno in Serie D. A questo si aggiunge la complicata situazione legata allo stadio Gaetano Bonolis, che costringe i biancorossi a giocare le gare interne al Vincenzo Savini di Notaresco. La prima vittoria del campionato, ad ogni modo, arriva proprio a Notaresco. I biancorossi superano di misura l’Avezzano e, evidentemente, si sbloccano mentalmente.

Seguiranno infatti ben 9 risultati utili consecutivi, che portano il Teramo al secondo posto e a sole quattro lunghezze dal primo posto della Sambenedettese alla vigilia dello scontro diretto. Una ripresa significativa, giustificata dalle trame offensive proposte dai biancorossi (che a detta di molti giocano il miglior calcio del girone) e dallo straordinario rendimento di alcuni elementi chiave come Brugarello, Messori e Pavone. Da menzionare le roboanti vittorie contro Isernia e Sora, il ritorno al Bonolis con vittoria sull’Ancona e l’1-1 in casa del Chieti. Nel mezzo anche alcuni deludenti pareggi contro Fermana e Civitanovese, in quel momento ultime della classe. Sul più bello, però, il Teramo si spegne. Al Riviera delle Palme gioca alla pari contro la dominatrice incontrastata del campionato, ma perde 2-1 e due settimane più tardi soccombe anche contro L’Aquila. Nelle ultime cinque giornate di andata, i biancorossi collezionano solo 5 punti: è il peggior momento stagionale.

Girone di ritorno da capogiro, ma il Teramo non vince i derby

Dopo 17 partite, il Città di Teramo chiude la prima metà di stagione al quinto posto in classifica. Un girone di andata soddisfacente, che allontana le polemiche di inizio stagione, ma che racconta di una squadra ancora lontana dalle grandissime del raggruppamento. Serve operare sul mercato, e il DS D’Ercole lo fa benissimo. Dall’Ostiamare arrivano Ouali e soprattutto Angiulli, che diventerà un vero e proprio faro per i biancorossi. Il Crotone cede in prestito Lorenzo Chiarella, che arriva inizialmente come vice Galesio, fino a quel momento capocannoniere abruzzese. Seguirà un girone di ritorno fantastico, nel quale il Teramo metterà a referto 32 punti. Nel frattempo, cambiano diversi titolari. Il portiere Di Giorgio si infortuna a gennaio e perde il suo posto nelle gerarchie in favore di uno straordinario classe 2007 Torregiani. Stessa sorte tocca al centrale Cipoletti, ottimamente sostituito da Cangemi. Angiulli diventa titolare inamovibile così come Chiarella, che contro ogni pronostico relega Galesio alla panchina. Soprattutto, s’impenna il rendimento di Nouhan Touré, unico biancorosso in doppia cifra stagionale oltre Pavone in virtù dei 10 gol realizzati.

I risultati, ad ogni modo, sono fin da subito incoraggianti. Cinque vittorie e un pareggio nelle prime sei, a questo punto la Samb (che nel frattempo rallenta) si avvicina. Ancora una volta, però, sul più bello i biancorossi si spengono. Prima la sconfitta in casa contro il Chieti, poi il tonfo a Sora mette fine ai sogni di gloria. La reazione del Teramo è comunque encomiabile e nelle successive quattro partite arrivano altrettante vittorie, prima di incassare un’altra sconfitta contro una big, in questo caso la Sambenedettese. I tre punti regalano ai marchigiani il matematico approdo in Serie C. La squadra di Pomante mette a referto un pareggio e due sconfitte nelle tre partite che mettono fine alla regular season, salutando il secondo posto della classifica proprio all’ultima giornata perdendo a L’Aquila. La stagione è ottima, ma rimane il cruccio dei big match. Gli abruzzesi fino a quel momento non avevano mai vinto contro le prime quattro della classifica e l’ultimo trionfo in un derby era arrivato prima di Natale, 1-0 sul Notaresco.

La ciliegina sulla torta di una stagione memorabile: la vittoria dei playoff

Per battere la prima big, il Città di Teramo dovrà aspettare la semifinale playoff. Il 4-1 con il quale i biancorossi superano agilmente il Chieti sa di liberazione, e soprattutto consegnano al Diavolo quel successo contro una grande che tanto mancava. A sfidare i biancorossi in finale è la Forsempronese, che supera L’Aquila al Gran Sasso – Italo Acconcia. Contro i marchigiani il Teramo disputa una gara intensa, che termina 1-1 al termine di 120 minuti contrassegnati da ben tre espulsioni. Il risultato consegna al Teramo la vittoria dei playoff del Girone in virtù del miglior piazzamento in campionato.