Acireale, sfogo di Di Mauro dopo la salvezza: “Non so se ci sono le condizioni per fare calcio in questa piazza”

Le parole del presidente dell’Acireale Giovanni Di Mauro dopo il 2-2 con il Sant’Agata
Giovanni Di Mauro, il presidente dell’Acireale, ha parlato così in conferenza stampa al termine della partita con il Sant’Agata terminata 2-2, risultato che ha consentito ai granata di restare in Serie D. “Onestamente non so se ci siano ancora le condizioni per fare calcio ad Acireale. Questo si vedrà in futuro.“
Ha continuato: “Di certo ci tengo a precisare come oggi ci siamo salvati, come società e come squadra, mentre una parte del nostro pubblico no. Mi riferisco ad una fetta della curva sud, dal quale ancora una volta sono rimasto disgustato: durante la partita hanno insultato la mia famiglia come già successo in passato. Noi oggi ci siamo salvati, ma loro sono retrocessi.“
Ancora Di Mauro: “I tifosi non comandano da nessuna parte, anche essendo una parte importante di una piazza, perché le decisioni sono prese dal presidente e dalla dirigenza. Io non ho mai mollato anche nei momenti più difficili di questa stagione.“
Il presidente: “Ho sbagliato? Credo che gli errori di questa stagione siano stati causati solo dal clima di contestazione, portato avanti da chi non vuole bene all’Acireale, da cui siamo stati colpiti già dalla scorsa estate.“

Di Mauro-Acireale, il rapporto può chiudersi. Il comunicato precedente
Dopo le dichiarazioni degli scorsi mesi dove il presidente Di Mauro aveva già dichiarato di non voler continuare con l’Acireale, ora è tornato sull’argomento: “Onestamente non so se ci sono ancora le condizioni per continuare a fare calcio ad Acireale, si vedrà sicuramente in futuro.“
Di seguito, il comunicato ufficiale rilasciato nei mesi scorsi con cui veniva presa la decisione di vendere la società: “La Società Sportiva Dilettantistica Città di Acireale 1946 comunica che il proprietario, dott. Giovanni Di Mauro, ha preso la decisione di mettere in vendita la stessa. A margine delle forti contestazioni di gruppi di tifosi che durante e dopo l’ultimo match casalingo, poi perso con la Reggina, hanno inveito con pesanti e sprezzanti insulti nei suoi confronti, coinvolgendo finanche le persone a lui vicine, a partire dai familiari, e in seguito a una lunga riflessione e a un confronto con i Dirigenti della Società, Di Mauro ha comunicato di non voler più andare avanti“