Un’altra favola in Lombardia: meglio del Como e del Monza | Arriva la storica promozione

Favola lombarda: arriva la promozione

Ci sono squadre che puntano ai riflettori e li trovano nei grandi investimenti, nei colpi da copertina, nei nomi altisonanti. E poi ci sono storie diverse, più silenziose, meno glamour, ma non per questo meno emozionanti. 

Storie che affondano le radici nella tradizione, nella passione di una piazza che non ha mai smesso di credere, nemmeno quando tutto sembrava perduto.

Succede in Lombardia, terra che negli ultimi anni ha regalato scalate memorabili: il Monza che ha toccato la Serie A con Berlusconi e Galliani al timone, il Como che sogna il ritorno nel calcio che conta con investimenti stranieri e idee ambiziose. Ma lontano dai titoli dei giornali, c’è chi ha costruito un’impresa ancora più sorprendente, pezzo dopo pezzo, con il lavoro quotidiano e una visione chiara.

Una squadra che ha dovuto fare i conti con l’anonimato dei campionati regionali, con l’oblio sportivo che spesso colpisce anche le società più gloriose. 

Ritorno dopo sei anni di assenza

Sei anni senza Serie D possono sembrare pochi, ma per una piazza abituata a respirare calcio vero, sono un’eternità. Eppure, nonostante tutto, la passione è rimasta intatta. I tifosi non hanno mai mollato. E chi ha preso in mano la guida tecnica ha fatto scelte precise: costruire un gruppo solido, con giocatori esperti ma affamati, giovani di valore e un’identità di gioco ben definita.

I risultati, col tempo, sono arrivati. Vittorie su campi difficili, partite dominate, momenti di sofferenza superati insieme. Una difesa rocciosa, un attacco prolifico, una squadra che non ha mai perso il controllo del campionato. E ora, finalmente, la promozione. Un ritorno tra i grandi del calcio dilettantistico che sa di riscatto e rinascita. E allora sì, meglio del Como e del Monza. Perché questa è una storia fatta di cuore, sudore e radici profonde. Una storia che merita di essere raccontata.

Pavia, è “D” nuovo Serie D

Alla fine, scopriamo che parliamo del Pavia, tornato in Serie D dopo sei anni di assenza. Guidati da Stefano Bellinzaghi, i lombardi hanno costruito una cavalcata trionfale grazie ai gol di Claudio Poesio (21 reti), Fabio Perna, Dugourd Dylan Jean Louis e all’esperienza di Matteo Ardemagni, simbolo del ritorno in alto.

Un traguardo atteso dal 2019 che riporta in auge una delle piazze più storiche del calcio italiano, con oltre 30 stagioni in C e 6 in Serie B. Una favola vera, da vivere tutta d’un fiato.