Città di Sant’Agata, Catalano: “Ad Acireale per vincere e regalare una gioia ai santagatesi”

Credits: Città di Sant'Agata
Il trascinatore del Città di Sant’Agata, Giovanbattista Catalano è intervenuto ai nostri microfoni per raccontare la stagione vissuta in maglia bianco azzurra
Giovanbattista Catalano è il trascinatore del Città di Sant’Agata. Le sue giocate hanno permesso al club di ottenere la qualificazione ai playout dopo una grandissima stagione personale, condita da nove reti e ben diciannove assist.
Tutto ciò in un contesto molto complesso come il Girone I: “Quello appena trascorso è stato un campionato difficilissimo. Basti pensare che molte squadre che hanno speso molto si trovano in fondo alla classifica. Adesso speriamo di concluderlo nel migliore dei modi.”
La sua squadra ha affrontato grandi difficoltà, con risultati altalenanti che hanno rischiato di far sprofondare il club. Nel momento più duro però, la squadra ha trovato la forza per rialzarsi. La foto di questa rinascita è la partita contro il Locri. Una partita equilibratissima risolta da un goal di Catalano al novantaquattresimo minuto, agli sgoccioli: “La partita di Locri è stata fondamentale perché era uno sconto diretto tra due squadre che puntavano alla qualificazione ai playout. Al novantaduesimo hanno sbagliato un rigore, poi ho segnato il goal decisivo che ci ha permesso di portare a casa tre punti fondamentali”.
Adesso lo sguardo va alla partita di Acireale, dove entrambe le squadre si giocheranno tutto: “Andremo lì per battagliare. Abbiamo un solo risultato su tre, dobbiamo vincere per mantenere la categoria. Ci alleneremo con spensieratezza e tantissima voglia per giocarci questa ultima chance. Vogliamo regalare una gioia ai santagatesi“.
Città di Sant’Agata, Catalano: “Abbiamo fatto un ottimo girone di ritorno. La ciliegina sulla torta sarebbe salvare questa squadra e andare via da eroe”
Fondamentale, per il Città di Sant’Agata, un ottimo girone di ritorno e l’arrivo di Ferraro sulla panchina biancoazzurra. Un allenatore che, insieme al suo staff, ha improntato un lavoro differente, basato sulla concretezza e sul cinismo. Un compito arduo, vista la giovane età della squadra. Catalano, infatti, sottolinea i progressi fatti con il nuovo allenatore: “Nel mercato invernale sono arrivati giocatori utili alla causa. Grazie a Ferraro ci siamo uniti ancora di più. Lui ha portato subito aria nuova, insieme a un cambio di atteggiamento tecnico tattico che ha funzionato.”
Poi, una riflessione finale sul suo ritorno e un auspicio per il futuro: “Tre anni fa abbiamo raggiunto i play-off, siamo entrati nella storia. Quest’anno, invece, nonostante tante difficoltà siamo riusciti ad arrivare ai play-out. Sono contentissimo perché ho migliorato addirittura il mio score personale, con nove reti e diciannove assist. Adesso, però, conta raggiungere la salvezza. Poi staccherò la spina e valuterò ciò che è meglio per me. La ciliegina sulla torta sarebbe salvare questa squadra e andare via da eroe“

“La Serie A? un sogno per qualsiasi bambino che inizia a giocare a pallone. Che emozione la convocazione in prima squadra e l’esordio contro il Milan”
Catalano ha realizzato anche il sogno di giocare in Serie A. Lo ha fatto quando indossava la maglia del Pescara, ai nostri microfoni ha raccontato l’emozione della convocazione in prima squadra: “Giocavo nella primavera del Pescara, il mio allenatore, Christian Bucchi, è stato chiamato per guidare la prima squadra. Lui ha deciso di convocare qualche ragazzo che aveva fatto bene, tra questi c’ero anch’io. Ero dal parrucchiere, poi mi ha chiamato il dirigente del Pescara dicendomi che sarei partito con la prima squadra per la sfida contro il Genoa. Sono rimasto senza parole, è un’emozione indescrivibile“.
E in A lui esordisce, ma contro il Milan di Balotelli: “C’è una foto che ci ritrae, insieme, con lo stesso numero. In realtà la scelta è stata una casualità perché mi hanno detto di sceglierne uno tra il 45 e il 99, nella confusione ho scelto il 45. Ero emozionatissimo, esordire in Serie A contro una squadra tra le più titolate del mondo non ha prezzo. Sono cose che porterò per sempre nel mio cuore.“